The Mobile Book - 2012 

 

20 copies edition

 

I Mobile Book sono prodotti editoriali interattivi, pseudo-libri che possono perennemente mutare.

Sulle pagine interne sono applicate strisce di velcro. Su ogni pagina sono posti vari elementi bidimensionali stampati su forex (volti, scritte, oggetti, loghi…) con applicata sul retro una porzione dell’altro lato del velcro, in modo da permetterne la rimozione ed una successiva applicazione.

Il "lettore" è così esortato a creare sempre nuove combinazioni tramite tutti questi elementi "attacca e stacca", in un perenne mutamento formale e contenutistico.

 

Possono inoltre essere messi a disposizione dei kit aggiuntivi di elementi, una sorta di "espansione" del lavoro principale, a cui attingere per amplificare il significato dell’operazione.

Specifics: 20x25 cm, pp.5

DEMO - feat. M. Corradini - 2010

 

30 copies edition

 

DEMO è un esperimento di Art-zine, magazine d’artista, un contenitore che nasce dalla sfida di declinare il pezzo unico nella serialità. Come in una galleria portatile, le pagine di DEMO ospitano le fatiche di Lorenzo Ghelardini e Mauricio Corradini, condividendo da coinquilini gli spazi del magazine con l’intenzione di mettere insieme due modi, per certi versi opposti, di fare arte e di affrontare la stessa sfida: diffondere le loro opere in formato prêt-à-jouir, conservando l’unicità di ogni singola copia. Partendo da scelte tipografiche e strategiche comuni, i lavori sono presentati, almeno per questo primo numero, come singoli articoli indipendenti che ci raccontano un’arte ironica e lieve per il dopocena, mantenendo un alto grado di sarcasmo e quotidianità.

 

Le pagine di Lorenzo Ghelardini sono pensieri fugaci che si rivelano attraverso un’iconicità violenta, creando degli spazi condivisi da spettri del reale e mondi dell’immaginario. Ricordi, rabbia, disgusto, sempre trattati con ironico distacco, prendono forma con la stessa libertà di un graffito sul muro, appagando la necessità di un’espressività immediata.

 

Mauricio Corradini, partendo dal disegno inteso come pratica, gioca con gli elementi ad esso connessi nello spazio oltre il foglio. La sua attenzione per il disegno industriale permette ai segni tracciati tra le due dimensioni della pagina di declinarsi in scultura; è in questo modo che un "oggetto di affezione" come la moka, diviene un progetto che si sviluppa nella terza dimensione e nell’esperienza diretta del fruitore.

 

Manu Buttiglione

Specifics: 21x29,7 cm, Pp.20

DEMO Show - Fragilecontinuo, Bologna. 2010